– A Sinistra
Di Erri De Luca
Ho una semplice griglia di controllo per definire di sinistra una linea politica e un comportamento conseguente. I due aspetti vanno insieme: perché una linea politica sia di sinistra, occorre un comportamento personale corrispondente. Considero di sinistra l’ex presidente dell’Uruguay Pepe Mujica, il sindaco di Barcellona, il sindaco di Napoli. È di sinistra la Carta Costituzionale.
Da noi in Italia ci si compiace della frase falsamente attribuita a Machiavelli : “Il fine giustifica i mezzi”. Ho esperienza del contrario: il modo con cui si perseguono i propri ideali, i programmi, lo stile di vita decide se il fine è degno di essere realizzato. La sobrietà, la modestia, il rispetto sono i modi, i mezzi che giustificano il fine da raggiungere.
Senza di questi, nessun risultato ha consistenza e durata.
Stabilita questa premessa, la mia griglia che setaccia una politica di sinistra discende direttamente dalla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino. Mi attengo alla trinità laica posta a loro fondamento: libertà, uguaglianza, fraternità. Una politica di sinistra persegue nei suoi atti pubblici e privati questi tre princìpi.
Libertà di espressione, di culto, di circolazione delle persone, di opposizione, di ricerca culturale, scientifica, di felicità: la libertà non è una condizione permanente. Anche in una democrazia formale può retrocedere, restringersi, opprimere. L’imposizione con la forza di un’opera pubblica contro la volontà della popolazione interessata, è un atto che degrada una democrazia a dispotismo. La minaccia alla salute pubblica di una qualunque attività produttiva degrada i cittadini a sudditi.
L’uguaglianza contiene ogni misura di giustizia: condizioni di pari accesso alla sanità pubblica, all’istruzione, alla difesa in un processo.
Detenere immigrati colpevoli di viaggio equivale a discriminare tra esseri umani, a smentire l’uguaglianza. L’uguaglianza non livella le sorti, ma le mette sullo stesso piano di partenza. L’uguaglianza è quel cibo detto manna, garantito a ognuno nel deserto, che prendeva in bocca il gusto desiderato dal nutrito. L’uguaglianza è la premessa della libertà.
Infine la fraternità: non è un diritto come le altre due. È il sentimento che permette la loro realizzazione.
L’ho conosciuta nelle lotte operaie, nei terremoti, sull’isola di Lampedusa, in Valle di Susa. La fraternità che serra le file è un sentimento spontaneo in condizioni di urgenza. Ma ha bisogno di essere educato in condizioni di normalità.
La fraternità decide la prassi di una persona e di una condotta di sinistra. Chi sperimenta questo sentimento è in migliori condizioni per fare le sue scelte di campo. Non è un’esclusiva di sinistra, la fraternità appartiene al genere umano, ma sta a fondamento di chi persegue nella sua società i principi di libertà e di uguaglianza, questi sì progetti di sinistra.
Se si è figli di un’unica coppia di origine, di un’Eva e di un Adamo, si è esposti al rischio di Abele e Caino. Contro le innumerevoli occasioni di conflitto, essere di sinistra migliora gli anticorpi e il sistema immunitario.
Erri De Luca