martedì, Ottobre 3 2023

Riprendo da Repubblica.it: La donazione di 98mila euro, ricevuta 5 anni fa dalla famiglia Riva, assicura Bersani, non ha condizionato la sua azione politica o di governo. “Ho ricevuto contributi elettorali del 2007 ai sensi di legge e sono stati spesi ai sensi di legge”, risponde. “Se c’è qualcuno che pensa, o che vuole insinuare che sia venuto meno ai miei doveri, non ha che da dirlo: io lo querelo e vediamo se la cosa è vera”, avverte Bersani. “Credo che nessuno possa dire che nell’esercizio delle mie funzioni mi sia fatto influenzare da qualcuno”, insiste.

Nessuna intenzione di insinuare alcunché, nemmeno nel titlo di questo post la puzza  dev’esser letta come puzza di marcio, di sporco o cose simili. Non si mette qui in dubbio la tua rettitudine. Si pone solo una questione di principio.

Perché, caro compagno Bersani, io credo semplicemente che  un dirigente di un partito che si dice di sinistra, erede di una tradizione anche gloriosa e nobile come il tuo, i soldi di gente come i Riva li debba rifiutare. Soldi di gente che già nel 1975, a fronte di una azione giudiziaria per violazioni delle norme sulla sicurezza del lavoro fecero una serrata in fabbrica. Gente insomma che si sa bene di che pasta è fatta.

E se si vuol sentire profumo di sinistra, la puzza di certo denaro che puzza più del normale, la si deve tener lontana.

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