giovedì, Settembre 28 2023

Astensionismo altissimo, del tutto prevedibile. Grillo, che in qualche modo incarna l’antipolitica, esplode. Ma anche questo era scontato.Non si sa ancora chi ha vinto, ma si sa che non c’è e non ci sarà notizia.

“La Sicilia paga il prezzo dei contorcimenti della politica e del fatto che la sinistra non è riuscita a mettere in campo una forte alternativa al gattopardismo, al trasformismo”, commenta Nichi Vendola, che dicendosi parecchio di sinistra, gattopardescamente, o se preferite trasformisticamente, firma il patto delle primarie con Pd e Psi sul quale è scritto che le politiche di Monti sono cosa buona e giusta, che l’aver puntato tutto sul pareggio di bilancio subito al punto da metterlo in Costituzione è stata scelta saggia e giammai rinnegabile.

Leoluca Orlando, che la Sicilia conosce bene, nota argutamente che “si assiste e si registra la morte dei partiti politici tradizionali che non riescono più ad essere punto di riferimento per le esigenze dei cittadini”.

Non c’era un candidato renziano, sarebbe stato un buon test.

Quando qualcuno, anzi qualcosa, proverà a presentarsi ai cittadini sulla base di un programma definito e chiaro, diverso magari dal solito invece che facendo vedere una faccia, insultando il resto del mondo salvo proporre le medesime soluzioni o non proporre proprio nulla, le elezioni torneranno a essere motivo di passione.

Adesso sono come la formula 1. Non succede nulla o quasi mai nulla di interessante perché le macchine in gara sono tutte più o meno uguali.
Anche per questo esiste Ricomincia da te | #Sulatesta

 

 

 

 

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