Conosco Andrea da anni, ma non è per questo che gli darò il mio sostegno.
Lo farò perché mi pare che sia la persona che più di tutti gli altri candidati alle primarie, abbia messo in chiaro la necessità di dare un taglio netto alla conduzione politica e affaristica della Regione Lombardia che ha caratterizzato gli ultimi decenni. Non sto dicendo solo di Formigoni e delle sue innumerevoli malefatte non solo politiche. Ma di tutte le connivenze, le complicità, gli ammiccamenti e gli scambi politici e purtroppo non solo politici tra maggioranze e opposizioni.
Lo farò perché io continuo a pensare che queste dieci cose siano prioritarie, e sono convinto che anche per Andrea Di Stefano siano importantissime.
- 1) si devono tagliare possibilmente alla radice le spese militari, facendo rientrare i militari italiani in guerra dichiarata e quelli in guerre mascherate;
- 2) si deve dare priorità alla scuola pubblica, senza che un soldo dello Stato vada a finanziare in alcun modo – diretto o indiretto – la scuola privata;
- 3) si deve rendere davvero universale il diritto alla salute, e lo si può fare reindirizzando i danari che lo Stato mette a disposizione della sanità privata (ospedali, centri di ricerca che vanno laddove l’industria vuole, laboratori di analisi, medicinali etc etc), e facendo fare i medici una scelta definitiva e chiara: o dentro o fuori;
- 4) lo Stato deve essere laico, e quindi libertà di culto per tutti, ma fuori dalle scuole, e ognuno con i propri soldi, non con i nostri;
- 5) lo Stato deve garantire il diritto alla casa, rendendo difficile la vita a chi specula sul mattone e rendendo costosissimo tenere case sfitte;
- 6) lo Stato deve intervenire per salvaguardare il territorio, requisendo i terreni abbandonati di proprietà privata e affidandoli a cooperative agricole che si impegnino a mantenerlo;
- 7) lo Stato deve garantire il diritto allo studio, sostenendo gli studenti e investendo sul loro futuro con borse di studio e redditi garantiti (anche in prestito) come quasi tutti i paesi civili fanno;
- 8) lo Stato deve tutelare la vita sociale, costruendo luoghi che riportino la socialità fuori dai centri commerciali (ad esempio rimettendo le panchine nelle piazze e nelle stazioni, sostenendo circoli e luoghi di ritrovo);
- 9) lo Stato deve garantire il lavoro, introducendo meccanismi che rendano sconveniente gli investimenti finanziari rispetto a quelli produttivi, favorendo la riqualificazione dei lavoratori e investendo su opere pubbliche di utilità sociale ed ecologica, tante piccole e diffuse sul territorio e non sulle grandi e inutili opere;
- 10) Lo Stato deve farsi garante della tutela dei beni comuni (acqua, luce, gas, comunicazione, salute, istruzione, ricerca etc etc) impedendo che si possa creare profitto su cose o beni che appartengono a tutti;
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