mercoledì, Novembre 29 2023

Mercoledì 29 ottobre, rassegnista di turno, ho messo la sveglia alle 5 e fin da casa ho cominciato a preparare la rassegna stampa di Radio Popolare.
La sera prima, mandato da amici, avevo letto l’intervento di Papa Francesco all’Incontro mondiale dei Movimenti Popolari, tenuto nell’Aula Vecchia del Sinodo in Vaticano.

Mi aspettavo di più, illuso e al solito ottimista, sui giornali italiani. E invece. E invece c’era pure chi dileggiava, i soliti e cazzoni giornali della destra becera che ci ritroviamo, ma la gran parte della stampa dava risalto ad una sola frase: “mi dicono che sono comunista quando parlo di queste cose, e invece sono scrtte nel vangelo”. Al solito, risalto alle banalità, all’effetto. Cazzate. Nessuno aveva compreso (ma oggi invece sì?) la potenza del discorso papale.

Quindi, arrivato in radio alle sei e mezza, letti i giornali con attenzione, li ho chiusi tutti. Tenendo solo aperto l’Avvenire, che riportava integrale il discorso di Bergoglio. E ne ho data lettura integrale. Meritava.
Unico intoppo, il tecnico della radio, che si è precipitato in redazione pensando che Radio Maria avesse coperto le frequenze di RadioPop.
E in tanti hanno scritto e telefonato per dire “grazie, non fosse stato per voi non avremmo nemmeno saputo”.
Qualcuno, anticlericale e trinariciuto, si è lamentato. Ma non val la pena aprire discussioni con chi non ha un minimo di apertura mentale, quindi mi taccio.

Chi l’avesse persa, è qui.

 

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