martedì, Giugno 6 2023

Con il virus cresce la ricchezza dei miliardari, non la loro generosità

La banca svizzera UBS da 15 anni si occupa, con un rapporto annuale, dello stato di salute economica dei miliardari nel mondo, L’ultima pubblicazione si occupa degli effetti del Covid sullo stato della ricchezza planetaria e degli effetti che il Covid – non dal punto di vista clinico ma da quello delle loro ricchezze – ha avuto sui miliardari.
E se normalmente il rapporto prende in considerazione 12 mesi da un aprile all’altro, quest’anno Ubs ha scandagliato nei portafogli dei miliardari fino a luglio scorso, e ha trovato qualche sorpresa.
Se infatti fino a marzo i portafogli dei miliardari si andavano assottigliando – come quelli del resto della popolazione mondiale – dal mese successivo hanno ricominciato a gonfiarsi.
Secondo Forbes, la rivista dedicata ai ricchi, nel mese di marzo i miliardari erano 2.095, 58 in meno dell’anno prima. In aprile, UBS confermava il trend in discesa, con “solo” 2.058.
Ma poi sul virus c’è chi ha cominciato a fare immense fortune: al 31 luglio scorso, i miliardari erano diventati 2.189, persino uno in più del 2019. 131 persone sono diventate neomiliardarie in soli quattro mesi. E oggi Forbes ci dice che i miliardari son diventati 2.281, di cui 41 in Italia.
Ma chi si è arricchito? Il rapporto UBS ci dice che gli imprenditori del settore sanitario, tecnologico e industriale sono quelli che hanno avuto le prestazioni migliori. La ricchezza degli imprenditori farmaceutici è cresciuta del 50,3 percento (circa 660 miliardi di dollari), quella di chi utilizza la tecnologia, la rete, l’e-commerce è cresciuta del 42,5 percento.
Il particolare che il rapporto di UBS mette a fuoco è poi quello della beneficenza fatta dai super-ricchi. Tutti abbiamo avuto l’impressione che ci fosse stata una grande generosità durante il primo lockdown, e se è vero che tra i comuni mortali in effetti sono state tantissime le forme in cui la solidarietà si è espressa, tra i miliardari le braccia sono rimaste corte.
Pur avendo donato come mai nella storia, i 209 multimiliardari generosi hanno distribuito solo 7,2 miliardi di dollari (più o meno 6 miliardi di euro) per sostenere la lotta al Coronavirus. Parrebbero tanti, ma sono appena lo 0,068 percento delle loro ricchezze. Mai come in questo caso vale il detto popolare “l’apparenza inganna”.

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