Milano, Italia: ma che sinistra volete che esca da un dibattito così?
Ma secondo voi, posto che in Italia una infinitesima parte della popolazione legge i giornali e una piccolissima parte della popolazione si informa attraverso i telegiornali, a qualcuno interessa qualcosa del teatrino milanese o italiano della politica fatta nelle stanze? Qualcuno ci capisce qualcosa?
Diseguaglianza sociale e coalizione necessaria
C’è bisogno di costruire un progetto concreto che metta insieme le competenze e le idealità necessarie a migliorare la vita di tutti. Perché dannatamente concreta è la forza di chi sottrae le nostre ricchezze e le concentra in poche mani rendendo concretissima la disperazione di molti.
Dove siamo messi? Siamo messi malissimo.
Forse, per non essere del tutto pessimisti, possiamo guardare a quel milione di persone che sono state in piazza San Giovanni sabato scorso. E che hanno portato un po’ di vento nella stagnazione delle intelligenze. Ma abbiamo bisogno “che questo vento si trasformi in uragano. Di speranza”.
Oh, lo dice il Papa, non un pericoloso sovversivo. E fors’anche per questo siamo messi malissimo.
La discussione sull’articolo 18 è una presa in giro
L’Italia è al di sopra della media mondiale, non già di quella dei paesi industrializzati, come facilità di licenziamento. Eppure siamomo qui a farci prendere per i fondelli sull’articolo 18 invece di discutere su come rendere meno attraenti gli investimenti finanziari rispetto a quelli produttivi
Guadagnare – Lucciole per lanterne (5)
Poi, se guardate bene il grafico qui sopra, capite perché non ho mai usato il termine guadagnare per indicare la quantità di danaro pubblico e privato che questi e molti altri signori, si sono messi in tasca. Perché, dopo aver visto il grafico, questo per me è rubare, non guadagnare
ThyssenKrupp, la fabbrica dei tedeschi
Per la difesa dei manager Thyssen, la colpa dell’incidente che nella notte fra il 5 e il 6 dicembre 2007 […]